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Efficienza energetica, Energia Elettrica, Governo, In Primo Piano, Post in evidenza, Rinnovabili

Tassonomia verde: gas e nucleare rientrano tra gli investimenti sostenibili

pacchetto estivo energia UE
Posted: 22 Luglio 2022 alle 15:03   /   by   /   comments (0)

di Francesca Pitrelli

Gas e nucleare rientrano nell’elenco degli investimenti sostenibili. A deciderlo è stato il Parlamento europeo il 6 luglio scorso che in seduta plenaria ha approvato il Regolamento delegato n. 2022/1214 (di seguito il Regolamento), l’atto delegato della Commissione europea in base al quale gas e nucleare, a determinate condizioni, rientrano nelle attività eco-sostenibili disciplinate dalla tassonomia verde.

Immediata e dura è stata la reazione da un lato di alcuni Stati membri, quali Austria e Lussemburgo che hanno annunciato di proporre ricorso alla Corte di Giustizia europea, e dall’altro di associazioni ambientaliste, quali Greenpeace che ha comunicato di intraprendere un’azione legale nei confronti della Commissione europea.

In merito al difficile contesto in cui è stato approvato il Regolamento, giova ricordare la posizione assunta dagli eurodeputati delle Commissioni Ambiente ed Affari Economici il 14 giugno scorso. L’atto di opposizione all’inclusione di gas e nucleare tra gli investimenti “green” aveva difatti ottenuto 76 voti favorevoli, 62 contrari e 4 astenuti.

Con riferimento al nucleare, il Regolamento prevede che le attività rientranti nella tassonomia verde saranno quelle legate a:

  • costruzione ed esercizio di nuovi impianti nucleari realizzati con le migliori tecnologie disponibili per i quali le autorità competenti degli Stati membri abbiano concesso il permesso di costruzione entro il 2045;
  • ricerca e sviluppo di reattori di “quarta generazione”, ossia di reattori che riducono al

minimo la produzione di rifiuti radioattivi ad alta attività.

Gli Stati membri per poter realizzare nuovi reattori dovranno rispettare tra l’altro le seguenti condizioni:

  • disporre di un fondo per la gestione dei rifiuti radioattivi e di un fondo per la disattivazione nucleare combinabili tra loro;
  • dimostrare che, al termine della vita utile stimata della centrale nucleare, disporranno di risorse sufficienti a coprire i costi stimati della gestione dei rifiuti radioattivi e delle attività di disattivazione;
  • avere impianti di smaltimento finale in esercizio per tutti i rifiuti radioattivi ad attività

molto bassa, bassa e intermedia;

  • disporre un piano dettagliato per l’entrata in funzione entro il 2050 di un impianto di smaltimento di rifiuti radioattivi ad alta attività.

Per quanto riguarda il gas, invece, le attività rientranti nella tassonomia verde saranno quelle legate principalmente alla costruzione di nuovi impianti. In particolare, i criteri che dovranno soddisfare le nuove centrali dovranno essere:

  • ottenimento del rilascio del permesso di costruire entro il 2030
  • generazione di emissioni dirette di gas-serra inferiori a 270 gCO2e/kWh;
  • sostituzione di un’attività di produzione di energia elettrica ad alte emissioni già esistente che utilizza combustibili fossili solidi o liquidi;
  • nuova capacità di produzione installata che non superi di oltre il 15% la capacità dell’impianto sostituito.

Si precisa che il Regolamento entrerà in vigore il 4 agosto e si applicherà a decorrere dal 1° gennaio 2023.