Da una parte un fronte del no sempre più compatto, “istituzionalizzato” e capace di sfruttare al meglio il web e i social media. Dall’altra un “vuoto comunicativo” da parte di chi promuove le opere da realizzare. Il quadro che emerge dalla seconda edizione del rapporto “#NO2.0 – Come il dissenso comunica sul Web: Rapporto sui […]