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Razionalizzazione del mercato elettrico, spunti dalle audizioni in Senato
di Gianmarco Maisto
La Commissione Industria del Senato sta svolgendo da diversi mesi un ciclo di audizioni in materia di razionalizzazione, trasparenza e struttura di costo del mercato elettrico, nonché sugli effetti in bolletta per gli utenti finali. L’iniziativa si inserisce nell’ambito dell’Affare assegnato – così si chiama questa particolare procedura parlamentare – promosso dal Presidente della Commissione Gianni Girotto con l’obiettivo di stimolare il dibattito all’interno delle istituzioni muovendo dal punto di vista degli operatori, delle associazioni di categoria e di quelle dei consumatori.
Tanti (e interessanti) gli spunti emersi grazie agli interventi degli stakeholder, a partire ça va sans dire dal completamento della liberalizzazione del mercato della vendita. Da AIGET a Energia Libera, per esempio, l’auspicio che l’intervento normativo del Milleproroghe sulla cessazione del regime dei prezzi tutelati sia davvero l’ultimo in ordine di tempo e che non vi siano quindi ulteriori rinvii, in modo da consentire agli operatori di pianificare i propri investimenti e competere in un mercato concorrenziale capace di favorire l’ampliamento di servizi innovativi. Senza ovviamente dimenticare il cliente finale, che anzi avrà un ruolo centrale nella scelta del fornitore.
Per quanto concerne il tema degli oneri generali di sistema, diversi stakeholder ne hanno ribadito l’opportunità di una riforma, peraltro già suggerita nella Memoria ARERA 588/2019/I/EEL, e il conseguente progressivo accorpamento nella fiscalità generale. A ciò si aggiunge l’alternativa, proposta tra gli altri da AIGET, Elettricità Futura e Utilitalia, di deferire la responsabilità della gestione del gettito degli oneri ad Acquirente Unico. Tale sistema permetterebbe una maggiore sicurezza del gettito, grazie al mantenimento della bolletta come canale di riscossione, e alleggerirebbe le garanzie del servizio di trasporto.
Altro tema diffusamente trattato nel corso delle audizioni, l’individuazione di modalità appropriate per gestire le morosità. Quasi tutti i soggetti auditi si sono detti contrari alla socializzazione, che penalizza il consumatore virtuoso accollandogli gli oneri non riscossi. Nella proposta avanzata da AIGET, Elettricità Futura e Utilitalia la riscossione coattiva degli oneri generali di sistema dagli utenti morosi sarebbe esclusivamente compito di Acquirente Unico, che in quanto soggetto pubblico può garantire una migliore efficacia in tal senso.
In Commissione Industria si è inoltre affrontato il nodo urgente dell’impatto dell’emergenza Covid-19 sui venditori. Se, da una parte, le chiusure hanno causato in massima parte il netto calo dei consumi degli ultimi mesi, dall’altra la sospensione delle procedure di distacco per gli utenti morosi da parte di ARERA ha interessato anche morosità largamente preesistenti l’emergenza. Questa situazione ha portato per esempio AIGET ad avanzare la proposta di una ricognizione dei criteri di accesso alle agevolazioni previste dagli ultimi provvedimenti normativi, in modo che anche le società di vendita dell’energia ne possano beneficiare, valutando il fatturato di queste ultime al netto di tutte le voci passanti.
Last but not least il tema dell’autoconsumo, grazie all’intervento del Tavolo Autoconsumo e Efficienza Energetica, l’iniziativa coordinata da Public Affairs Advisors e Elemens. Per soddisfare gli obiettivi del PNIEC è necessario che la diffusione dell’autoconsumo conosca una crescita dalle 4 alle 5 volte più rapida rispetto al tasso attuale, incoraggiando l’autoconsumo collettivo. Quest’ultimo è strettamente connesso all’iter di recepimento delle direttive Mercato Elettrico e RED 2, da completare, rispettivamente, entro il 31 dicembre 2020 ed entro il 30 giugno 2021.