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Proroga ARERA, attesa in settimana l’approvazione definitiva in Senato
Si avvia verso la conclusione – forse già questa settimana – l’iter parlamentare del disegno di legge di conversione del decreto di proroga dell’Autorità per l’energia, attualmente all’attenzione del Senato per la seconda lettura. Il provvedimento è stato presentato sotto forma di decreto d’urgenza dal Governo Gentiloni il 10 aprile scorso per rimediare alla spinosa questione del mancato rinnovo dei vertici dell’Authority, il cui mandato settennale è scaduto a febbraio. Come noto, vista l’imminenza della tornata elettorale del 4 marzo, la stessa ARERA aveva già deliberato una prima proroga di 60 giorni.
Il provvedimento è stato approvato in prima lettura alla Camera l’8 maggio scorso con una serie di modifiche rispetto all’impianto originario del Governo. In particolare:
– il collegio presieduto da Bortoni potrà restare in carica non oltre il novantesimo giorno a partire dal giuramento del primo Governo formato successivamente alla data di entrata in vigore del decreto;
– è stato fissato al 30 settembre 2018 il termine ultimo di validità dell’attuale Collegio;
– durante il periodo di proroga, l’Autorità è tenuta a trasmettere ogni 45 giorni una relazione al Parlamento concernente gli atti di ordinaria amministrazione e quelli indifferibili e urgenti adottati, illustrandone i presupposti e le motivazioni;
– nella prima relazione l’Autorità dovrà dar conto delle linee guida eventualmente adottate al fine di individuare gli atti da considerare di ordinaria amministrazione, ovvero indifferibili ed urgenti.
La proroga si intende in ogni caso circoscritta “agli atti di ordinaria amministrazione ed a quelli indifferibili ed urgenti”, come del resto già previsto dal testo varato dal Governo.
L’esame in seconda lettura da parte del Senato sta procedendo in maniera spedita, come confermato dal Senatore Cioffi del M5S, relatore in Commissione, che ha fatto sapere che non proporrà modifiche al testo trasmesso da Montecitorio, prefigurando dunque un altrettanto rapido passaggio in Aula verso l’approvazione definitiva.
Con l’evolvere della crisi politico-istituzionale resta ovviamente sul tavolo il tema di quali Governo e Parlamento procederanno alla nomina del prossimo Collegio dell’ARERA.