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Normativa sui Data Center: il Parlamento adotta un Testo Unificato

di Redazione
Negli ultimi mesi, il panorama normativo italiano relativo ai data center ha registrato significativi sviluppi. Dopo l’adozione delle “Linee Guida per le procedure di valutazione ambientale dei data center” da parte del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) il 2 agosto 2024, il Parlamento sta intensificando gli sforzi per definire una legislazione organica in materia.
Successivamente all’iniziativa dell’On. Giulia Pastorella (Azione), con la proposta di legge 1928, sono state presentate ulteriori proposte dagli Onorevoli Giulio Centemero (Lega) con la Pdl 2083, Enzo Amich (Fratelli d’Italia) con la proposta 2091 e dalla Vicepresidente della Camera On. Anna Ascani (PD) con la proposta 2152. Tali iniziative legislative miravano a delegare al Governo la disciplina, la realizzazione e lo sviluppo dei centri di elaborazione dati, riconoscendone l’importanza strategica per la digitalizzazione e la sicurezza cibernetica del Paese.
Nel corso dell’esame delle proposte di legge presso la Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, è stato svolto, dal 27 novembre al 22 gennaio scorso, un ciclo di audizioni dei rappresentanti delle principali associazioni e società del settore. Sono stati auditi, tra gli altri, i rappresentanti dell’Associazione delle società per l’innovazione tecnologica nelle regioni (Assinter Italia), di Assotelecomunicazioni (ASSTEL), della Coalizione del cloud e fixed wireless access (CFWA), dell’Associazione italiana costruttori e operatori data centers (IDA), di Anitec-Assinform, Google Italia, Microsoft Italia, Aruba, Amazon Web Services, Dell Technologies, Engineering-Ingegneria informatica, Rai Way e Terna.
Il 19 marzo 2025, la Commissione Trasporti ha quindi adottato un testo unificato che accorpa le diverse proposte di legge presentate, il quale prevede:
- Articolo 1 – Finalità. Il provvedimento mira ad introdurre una normativa generale per lo sviluppo dei data center, favorendo investimenti pubblici e privati nel rispetto delle normative italiane, europee e internazionali.
- Articolo 2 – Definizione. Definisce “un centro di elaborazione dati” come il complesso costituito dalla struttura fisica e dall’infrastruttura tecnologica per la progettazione, la produzione, lo sviluppo e l’implementazione di applicazioni e di servizi informatici nonché per l’archiviazione, l’elaborazione, il trattamento e la gestione dei dati associati a tali applicazioni e servizi.
- Articolo 3 – Delega al Governo in materia di centri di elaborazione dati. Delega il Governo ad adottare, entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge, uno o più decreti legislativi per regolamentare la disciplina dei data center. La delega è accompagnata da principi e criteri direttivi volti a semplificare e incentivare lo sviluppo del settore, tra i quali:
- Semplificazione amministrativa: Introduzione di procedure autorizzative snelle e di un codice ATECO specifico per i data center, nonché definizione di un procedimento amministrativo chiaro e con tempi certi per l’approvazione dei nuovi progetti.
- Riconoscimento di pubblica utilità: Qualificare i data center come infrastrutture strategiche, con iter semplificato per la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) e l’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA).
- Deroghe urbanistiche: Possibilità di superare alcune restrizioni per favorire la costruzione di nuovi data center, soprattutto in aree industriali dismesse, con incentivi per l’uso di soluzioni energetiche sostenibili.
- Potenziamento energetico: Misure per garantire l’accesso prioritario alla rete elettrica e per incentivare l’autoproduzione energetica, l’uso di sistemi di accumulo e il recupero del calore di scarto.
- Sicurezza fisica e digitale: Introduzione di standard elevati per la protezione dei data center, con particolare attenzione alla cybersicurezza e alla protezione delle informazioni sensibili.
- Coordinamento istituzionale: Creazione di un comitato presso la Presidenza del Consiglio per supervisionare lo sviluppo del settore e facilitare la collaborazione tra enti pubblici e privati.
- Incentivi fiscali: Possibilità di prevedere agevolazioni per la realizzazione e la riqualificazione dei data center.
- Sostegno alla formazione: Promozione di percorsi educativi per sviluppare competenze nel settore dei data center e dell’intelligenza artificiale.
L’adozione del testo unificato rappresenta un passo significativo per la regolamentazione dei data center in Italia, ponendo le basi per uno sviluppo strutturato, sicuro e sostenibile del settore. La normativa mira a garantire maggiore competitività, attrarre investimenti e rafforzare l’infrastruttura digitale del Paese.
Ora si attende il prosieguo dell’esame in Commissione, con l’esame delle proposte emendative presentate dai Parlamentari e volte a definire ulteriormente i dettagli del provvedimento prima del passaggio alle fasi legislative successive.