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Legge di bilancio, le misure per il settore energetico
Di Gianmarco Maisto
Sabato scorso la Camera ha approvato in prima lettura la manovra targata Lega-Movimento 5 Stelle, tra le critiche delle opposizioni per la conduzione dei lavori parlamentari condizionati dalla trattativa parallela del Governo con Bruxelles. Il testo della Legge di Bilancio è ora approdato in Senato dove sono attese le modifiche che tradurranno in numeri l’esito del negoziato in corso tra Palazzo Chigi e la Commissione europea per scongiurare l’avvio di una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia.
Nella manovra licenziata da Montecitorio anche una serie di misure che interessano il settore energetico. Oltre all’ampiamente annunciata sterilizzazione dell’aumento delle accise sui carburanti, vediamo quali sono le principali novità.
Detrazioni fiscali per interventi di efficienza energetica
Prevista la proroga di un anno delle detrazioni fiscali per interventi di efficienza energetica: si tratta del cosiddetto “Ecobonus” per avvalersi della detrazione d’imposta nella misura del 65% per le spese relative ad interventi di riqualificazione energetica degli edifici.
Riduzione dei versamenti alla CSEA
La norma limita al 31 dicembre 2018 la previsione secondo la quale quota parte delle maggiori entrate derivanti dall’estensione della platea dei contribuenti assoggettati alla Robin Hood tax è destinata alla riduzione della componente A2 della tariffa elettrica deliberata dall’ARERA: dal 1° gennaio 2019 si prevede che la somma sia acquisita all’entrata del bilancio statale.
Impianti alimentati da fonti rinnovabili
Un emendamento della deputata Marialuisa Faro del Movimento 5 Stelle prevede la revisione degli accordi economici tra enti locali e operatori di impianti da rinnovabili, stipulati prima del 10 settembre 2010, data di entrata in vigore delle linee guida MiSE per lo svolgimento del procedimento di autorizzazione degli impianti FER.
A Taranto il polo per lo sviluppo sostenibile
Nasce l’”Istituto di ricerche Tecnopolo mediterraneo per lo sviluppo sostenibile”, con sede a Taranto: il centro, che si occuperà di ricerca nell’energia solare e nell’economia circolare, disporrà di 3 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021.
Utilizzo risorse “Fondo Kyoto”
A valere sulle risorse del Fondo Kyoto, sono disposte misure per l’estensione dei finanziamenti a tasso agevolato, anche ai soggetti pubblici competenti per edifici scolastici e universitari, adibiti a ospedali, policlinici, a servizi socio-sanitari e ad impianti sportivi, per la realizzazione di interventi di efficientamento e risparmio idrico, oltre che all’incremento della loro efficienza energetica negli usi finali dell’energia.
Dopo le critiche trasversali dei giorni scorsi il Senato dovrà inoltre “correggere” il bonus/malus auto (bonus di 6.000 euro per chi acquista un’auto elettrica, malus da 150 a 3.000 euro per chi acquista auto con più di 110 grammi di CO2 per km). Nella manovra di Palazzo Madama ulteriori approfondimenti potrebbero poi essere riservati al meccanismo per rendere automatico il bonus elettricità/gas: la proposta era stata formulata dalla Lega durante l’esame alla Camera, salvo poi essere ritirata.