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Il punto di vista regionale sulla transizione energetica al Festival delle Regioni a Bari
di Martina Molino
Dal 19 al 22 ottobre si è tenuta a Bari la terza edizione del “Festival delle Regioni”, organizzata dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome e dalla Regione Puglia. L’evento di quest’anno, dal titolo “La Regione del Futuro tra Digitale e Green: quali competenze?”, inaugurato alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, si è concentrato proprio sulle nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale, e le sfide globali come il cambiamento climatico, con un focus sul dialogo intergenerazionale come ponte di connessione tra istituzioni pubbliche e giovani, protagonisti attivi di questa edizione.
Durante le sessioni istituzionali della mattina, i cosiddetti RegionTalks, i Presidenti di Regione hanno avuto modo di dialogare con i Ministri e con diversi stakeholder su temi quali intelligenza artificiale, sostenibilità ambientale, innovazione, impegno civile, e le nuove competenze necessarie per costruire la Regione del futuro. Sui temi energetici si è concentrato in particolare l’intervento della Presidente della Regione Autonoma della Sardegna, Alessandra Todde.
La Presidente si è detta convinta che la Regione riuscirà a raggiungere gli obiettivi di burden sharing di installazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili e ha puntualizzato che la transizione energetica è un tema di primo piano per l’Amministrazione sarda. Partendo dalla situazione energetica della Sardegna, attualmente priva di metanizzazione, per cui ancora dipendente da una centrale a carbone e un impianto a scarti di raffinazione per generare oltre il 70% della sua energia elettrica, ha poi evidenziato la necessità di aggiornare il piano energetico regionale, risalente al 2016, per adeguarsi agli obiettivi di sostenibilità e ridurre il divario sui costi dell’energia rispetto al resto d’Italia.
“La Regione Sardegna – ha continuato la Presidente – ha introdotto una moratoria temporanea sulla realizzazione di nuovi impianti, non come misura punitiva, ma per stabilire regole chiare e trasparenti su dove e come sviluppare i futuri impianti energetici”. La Todde ha poi illustrato i contenuti della legge regionale sulle aree idonee, predisposta dalla Sardegna, capofila per le questioni energetiche nell’ambito della Conferenza Stato-Regioni e prima Regione italiana a introdurre una legge che struttura la strategia energetica regionale su tre elementi principali: regolamentazione dell’energia, individuazione delle aree adatte per nuovi impianti e creazione di una società energetica regionale finalizzata alla produzione energetica e alla riduzione dei costi per cittadini e imprese.
Secondo la nuova normativa, la Regione pianifica un investimento di circa 700 milioni di euro entro il 2030 per incentivare l’autoconsumo e sostenere la riqualificazione energetica degli edifici pubblici e privati, in linea anche con la direttiva europea sulle case green. Questi investimenti si affiancheranno a un piano di gestione sostenibile delle risorse idriche, necessarie per contrastare l’impatto del cambiamento climatico sulla Sardegna, particolarmente esposta a fenomeni di siccità e desertificazione, soprattutto lungo la costa orientale.
A seguire, durante i cinque VisualMeetings del pomeriggio di lunedì 21, sono stati affrontati rispettivamente i temi della transizione digitale, la sostenibilità ambientale, la promozione dello sport, la salute e il benessere, oltre alle professioni del futuro e lo sviluppo di nuove competenze per una Pubblica Amministrazione più efficiente. I rappresentanti delle associazioni giovanili si sono confrontati con rappresentanti delle istituzioni regionali, imprenditori e accademici.
Tra i partecipanti figuravano anche gli assessori pugliesi Sebastiano Leo e Alessandro Delli Noci. Quest’ultimo in particolare, si è concentrato sugli obiettivi regionali in materia di transizione energetica, partendo dal riconoscimento della complessità della pianificazione attuale, che è chiamata a bilanciare le esigenze di sostenibilità, contrasto ai cambiamenti climatici, decarbonizzazione e protezione del paesaggio.
Uno degli obiettivi principali è lo sviluppo di impianti per l’energia rinnovabile, con le Regioni che sono chiamate ad identificare le aree idonee all’istallazione degli impianti FER e approvare una relativa Legge Regionale entro la fine dell’anno per rispettare gli obiettivi previsti dal piano energetico del 2030. L’Assessore ha dunque ribadito l’impegno della Regione Puglia a rispettare tali impegni: “Nei prossimi giorni approveremo in Giunta la norma come atto di indirizzo politico sulle aree idonee dove insediare gli impianti fotovoltaici. Avvieremo subito dopo le consultazioni pubbliche a tutti i portatori d’interesse, cittadini, imprese, tecnici, associazioni, lo faremo anche attraverso una partecipazione sulla nostra piattaforma Puglia Partecipa e, come da indirizzo di governo, sul DL Energia rispetteremo le tempistiche definite. Abbiamo una grande convinzione oltre che un obiettivo che ci ha dato la stessa legge, quello di arrivare alla percentuale di oltre 7 GW entro il 2030.”
La sostenibilità e la riduzione delle emissioni rimangono prioritari per evitare di scaricare i costi ambientali e climatici sulle future generazioni. Delli Noci ha poi menzionato la necessità di una riconversione energetica per diminuire la dipendenza dal carbone e promuovere il green hydrogen, reiterando la volontà della Regione Puglia di porsi come hub energetico, per creare un sistema energetico che offra vantaggi diretti ai cittadini, tra cui la riduzione dei costi energetici.
“La transizione energetica – ha affermato – non deve essere solo un obiettivo politico ma una trasformazione concreta del territorio, per garantire che l’energia prodotta a livello locale benefici effettivamente la popolazione, anche attraverso un sostegno all’autoconsumo e alle comunità energetiche.” Tuttavia, queste soluzioni, se pur imprescindibili, non sono sufficienti “Bisogna iniziare a pensare all’Energia come a una vera e propria industria, con una filiera da sviluppare e su cui puntare per il futuro del Paese”.
Fonte immagine: regioni.it