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Il Gse lo conferma: rinnovabili e fossili sono fonti complementari
Le rinnovabili raggiungono il 17,3% nei consumi finali ma la crescita frena. Metano e Carbone al 48,2% del mix energetico nazionale.
Il Gse ha pubblicato la nota “Energia da fonti rinnovabili in Italia” con cui fornisce alcuni numeri preliminari sulle fonti rinnovabili in Italia al 31 dicembre 2015. Tra i dati positivi alcune note stonate.
Assolutamente positiva la conferma che l’Italia è riuscita a superare gli obiettivi comunitari sulla produzione di energia da fonti rinnovabili, fissati per il 2020 a quota 17%. Dai dati iniziali si apprende che nel 2015 le fonti rinnovabili hanno soddisfatto il 17,3% dei consumi finali lordi di energia nazionali, a fronte del 17,1% coperto nel 2014.
La nuova potenza aggiunta dagli impianti rinnovabili è stata di poco inferiore a 1 GW: una crescita di appena il 2%. La produzione complessiva di elettricità da FER diminuirebbe di circa 14 TWh (-12%) a causa soprattutto dei dati negativi dell’idroelettrico (stima di 44 GWh) rispetto al 2014, quando vi fu un vero record dovuto alle condizioni climatiche.
Netta la ripresa dell’eolico dopo il crollo delle nuove installazioni registrato nel 2014. Nel 2015 la nuova potenza installata è stata di 423 MW, a fronte dei 123 MW connessi l’anno precedente. Le nuove norme della Basilicata, in particolare, con lo sblocco della costruzione di nuovi parchi, hanno spinto la crescita del settore. Nella Regione meridionale sono stati installati oltre 243 MW. Gli impianti eolici con una potenza fino a 200 kW sono stati l’86% del totale.
Dal report emerge invece che la potenza fotovoltaica installata nel 2015 si è attestata sui 301 MW, con un calo del 29% rispetto al 2014, quando erano stati aggiunti 424 MW. La potenza cumulata fotovoltaica nel 2015 ha raggiunto 18,91 GWh, crescendo solo del 1,67% rispetto al 2014. Il 64% delle nuove installazioni registrate nel 2015 è rappresentato dagli impianti di piccola taglia, con potenza inferiore ai 20kW.Il fotovoltaico lo scorso anno ha beneficiato della detrazione fiscale del 50% e dall’esenzione dagli oneri sull’autoconsumo. Mentre la prima agevolazione è stata confermata anche per il 2016, la seconda rischia di essere eliminata dal MiSE.
Nel bilancio energetico nazionale le rinnovabili sono importanti ma non va sottovalutato il ruolo che giocano ancora gli idrocarburi. Se infatti nel 2014 la richiesta di energia elettrica è stata soddisfatta per l’85,9% da produzione nazionale con un contributo dell’energia verde pari al 42,5%, le fonti fossili incidono ancora fortemente per un 48,2% (il gas naturale per il 28,9%, mentre il carbone per il 19,3%). La morale è che, dati alla mano, le rinnovabili da sole non bastano.