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Il Governo impugna la moratoria della Regione Sicilia su eolico e fotovoltaico
Il 6 luglio il Consiglio dei ministri ha deliberato di impugnare di fronte alla Corte Costituzionale la Legge finanziaria per il 2018 della Regione Sicilia approvata l’8 maggio scorso. In particolare, tra le ragioni dell’impugnazione si fa riferimento alla norma disposta dall’articolo 17 del provvedimento che prevedendo di bloccare per 120 giorni la concessione di autorizzazioni per nuovi impianti di eolico e fotovoltaico, contrasta secondo il Consiglio dei ministri con il principio costituzionale di libertà di iniziativa economica.
La misura è stata fortemente voluta dal Governatore siciliano Nello Musumeci che aveva egli stesso presentato l’articolo sotto forma di emendamento, poi approvato dai consiglieri regionali. Durante tutto il periodo di sospensione delle autorizzazioni di nuovi impianti, la norma prevede inoltre che la Regione Sicilia si doti di “un adeguato strumento di pianificazione del territorio” al fine di verificare – come riferito da Musumeci durante la discussione in Assemblea regionale – “se rimangono ancora zone da sfruttare e se queste zone restano compatibili con la tutela del paesaggio e complessivamente dell’ambiente”.
Nei giorni immediatamente successivi all’approvazione della Legge finanziaria siciliana, l’iniziativa di Musumeci era stata criticata dalle associazioni di settore: ANEV l’aveva definita un “atto ostile” nei confronti del comparto delle rinnovabili e dell’eolico e, sulla stessa linea, Italia Solare segnalava che in tal modo si sarebbe determinato un ulteriore aggravio dell’iter burocratico, ostacolando il raggiungimento degli obiettivi della Strategia Energetica Nazionale. Inoltre, le stesse associazioni ricordavano come in passato provvedimenti simili a quello siciliano fossero stati bocciati dalla Corte Costituzionale dopo essere stati impugnati dal Consiglio dei Ministri.
Impugnazione che come detto è arrivata poiché, si legge nelle motivazioni riportate sul sito del dipartimento per gli Affari regionali della Presidenza del Consiglio, la moratoria siciliana “integra la violazione dell’art. 41 Cost. in base al quale l’iniziativa economica privata è libera così come è libera l’attività di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili”.