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Il DL Coesione approvato in prima lettura: 1 miliardo di euro per lo sviluppo delle rinnovabili nei siti industriali nelle regioni del Sud Italia

Posted: 27 Giugno 2024 alle 16:58   /   by   /   comments (0)

di Redazione 

Mercoledì 26 giugno, il Senato ha approvato in prima lettura la legge di conversione del decreto-legge n. 60/2024 recante “Ulteriori disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione”, ovvero il cosiddetto DL Coesione, votando la questione di fiducia posta dal Governo. 

Il testo approvato dal Senato è stato trasmesso alla Camera per l’approvazione definitiva

Poiché la scadenza per la conversione in legge del DL è fissata al 6 luglio, non ci sono i tempi tecnici per ulteriori modifiche da parte della Camera dei Deputati, che presumibilmente approverà il testo nella versione identica a quella del Senato. 

Il DL Coesione definisce il quadro normativo nazionale finalizzato ad accelerare l’attuazione e ad incrementare l’efficienza della politica di coesione europea periodo di programmazione 2021-2027” nonché a ridurre le disparità territoriali, nei settori strategici quali: risorse idriche, infrastrutture per il rischio idrogeologico e la protezione ambientale, rifiuti, trasporti e della mobilità sostenibile, energia, transizioni digitale e verde.

Tra gli articoli del provvedimento, il n. 33 prevede che 1,026 miliardi di euro siano resi disponibili per finanziare investimenti volti a supportare lo sviluppo di energia rinnovabile destinata all’autoconsumo delle imprese in diverse regioni del sud Italia: Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. 

Nello specifico, gli investimenti devono essere volti a 1) finanziare la produzione di energia rinnovabile, anche termica, destinata all’autoconsumo delle imprese nelle aree industriali produttive e artigianali che si trovino in Comuni con una popolazione di più di 5000 abitanti nelle regioni sopra indicate e 2) supportare lo sviluppo di sistemi di stoccaggio intelligenti nonché il rafforzamento delle reti di trasmissione e distribuzione, affinché queste ultime siano in grado di integrare quote sempre maggiori di energia rinnovabile non programmabile. 

Gli investimenti che possono avvalersi delle risorse messe a disposizione devono essere selezionati sulla base di criteri specifici, che saranno individuati tramite decreto del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, di concerto con il Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR e previa intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano. Tale decreto dovrà essere adottato entro novanta giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione del decreto-legge, quindi entro la prima metà di ottobre 2024. 

Le risorse a disposizione per il finanziamento di questi interventi (1,026 miliardi di euro), sono quelle previste dal Piano Nazionale Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale 2021-2027 (PN RIC 2021-2027) per investimenti nell’ambito della priorità II Europa più resiliente e più verde”.Il PN RIC 2021-2027, ricordiamo, è stato presentato e approvato dalla Commissione UE nell’ottobre 2022. Gestito dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy insieme al Ministero dell’Università e della Ricerca e al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, è volto a supportare gli “Investimenti a favore dell’occupazione e della crescita” per le regioni Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna a titolo del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale.