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Gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile: a che punto siamo?
Oltre un anno fa, il 25 settembre 2015, l’Assemblea dell’ONU ha approvato l’Agenda Globale 2030 e i relativi 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals – SDGs).
Questi 17 obiettivi sono articolati in 169 target e oltre 240 indicatori, e costituiscono il perno centrale dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile tenendo conto di tutte le dimensioni della sostenibilità: economica, sociale e ambientale. Per la prima volta un solo documento programmatico riunisce lo sviluppo sostenibile e la lotta alla povertà. Gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dovranno essere realizzati entro il 2030 da tutti i Paesi membri dell’ONU, il che significa che ogni Nazione è chiamata a fornire il suo contributo per affrontare queste grandi sfide.
L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un programma d’azione per le persone, si compone di quattro parti (Dichiarazione, Obiettivi e target , Strumenti attuativi, Monitoraggio dell’attuazione e revisione) e coinvolge ambiti diversi ma tra loro interconnessi, in quanto contribuiscono ad assicurare il benessere del pianete e delle persone: dalla lotta alla fame all’eliminazione delle disuguaglianze, dalla tutela delle risorse naturali allo sviluppo urbano, dall’agricoltura ai modelli di consumo, dalla tutela degli oceani alla salute e al benessere dell’uomo, per citarne solo alcuni.
Qual è la situazione dell’Italia? Esattamente un anno fa è stato pubblicato un documento preliminare su un numero limitato di indicatori (40) per comprendere il loro grado di applicazione in 118 Paesi. L’Italia figura tra il 21° e il 23° posto nella classifica.
Il 5 gennaio di quest’anno, il Ministero dell’Ambiente ha pubblicato il Rapporto “Posizionamento Italiano rispetto ai 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite”, un primo studio ufficiale sulla posizione del Paese rispetto agli SDGs, e la situazione che ne emerge è tutt’altro che rosea. Alla luce dei dati analizzati, solo 3 dei 17 obiettivi hanno un buon punteggio: (n. 2) Lotta alla fame, (n. 5) Parità di genere e (n. 6) Acqua.
In un recente incontro a Roma, l’ASviS – l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, nata per creare consapevolezza sull’Agenda 2030 – ha evidenziato come gli esponenti politici nazionali abbiano trattato nel corso degli anni queste tematiche solamente come dei “buoni propositi”, e ha esortato la politica e gli amministratori pubblici a inserire lo sviluppo sostenibile come tema centrale dell’agenda di governo del nostro Paese nei prossimi anni.
“Tutti i sondaggi – ha evidenziato il Portavoce dell’ASviS, Enrico Giovannini – mostrano come i cittadini, specialmente i giovani, sono molto sensibili ai temi dello sviluppo sostenibile. Il 70% degli italiani è favorevole alle politiche per lo sviluppo sostenibile e oltre il 75% è preoccupato per i fenomeni globali, tra cui degrado ambientale, sicurezza alimentare, guerre e globalizzazione. La risposta a queste preoccupazioni farà la differenza anche in termini elettorali e molti cittadini utilizzeranno il metro della sostenibilità per valutare le promesse dei partiti e dei movimenti politici. Per questo l’ASviS propone ai politici di assumere un impegno forte e chiaro su questi temi”.
I 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile
- Porre fine ad ogni forma di povertà nel mondo
- Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile
- Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età
- Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti
- Raggiungere l’uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze
- Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie
- Assicurare a tutti l’accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni
- Incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti
- Costruire un’infrastruttura resiliente e promuovere l’innovazione ed una industrializzazione equa, responsabile e sostenibile
- Ridurre l’ineguaglianza all’interno di e fra le nazioni
- Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili
- Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo
- Promuovere azioni, a tutti i livelli, per combattere il cambiamento climatico*
- Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile
- Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre
- Promuovere società pacifiche e inclusive per uno sviluppo sostenibile
- Rafforzare i mezzi di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile