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Fotovoltaico ed eolico a terra: il Lazio individua criteri ed indirizzi transitori per il rilascio del PAUR
di Francesca Pitrelli
Qualche giorno prima dell’elezione del sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi come sindaco di Arpino, il borgo del Viterbese che ha dato i natali a diversi personaggi illustri primo tra tutti Cicerone, il Lazio torna a pronunciarsi sulle rinnovabili.
Il 12 maggio su proposta dell’Assessore all’Ambiente Elena Palazzo la Giunta regionale, guidata da Francesco Rocca, ha approvato una delibera che definisce indirizzi e criteri transitori concernenti il rilascio del PAUR per la realizzazione di impianti fotovoltaici ed eolici a terra.
“Un atto importante che rappresenta un punto di riferimento in materia di impianti per le rinnovabili. Grazie alla nostra delibera di indirizzo stabiliamo una disciplina transitoria nei procedimenti di competenza della Regione, in attesa dei decreti ministeriali. Questo lavoro però dovrà necessariamente viaggiare di pari passo con la tutela del territorio da ogni punto di vista: paesaggistico, storico e ambientale per questo, tra i criteri di sussidiarietà, si stabilisce che ogni singola provincia potrà sviluppare Fonti Energetiche Alternative fino a un massimo del 50% del totale autorizzato dall’intera Regione” – è stato il commento dell’Assessore, Elena Palazzo.
La delibera, concepibile come documento programmatico seppur temporaneo in attesa della definizione delle aree idonee di concerto tra MASE e Regioni, prevede tra l’altro che per il rilascio del PAUR per gli impianti fotovoltaici ed eolici a terra:
- venga data priorità ai procedimenti relativi ad istanze da realizzarsi in aree ritenute idonee ai sensi dell’articolo 20, comma 8 del decreto legislativo 8 novembre 2021, n.199 e alle istanze concernenti lo sviluppo delle Fonti Energetiche Rinnovabili nell’ambito dell’attuazione del PNRR del Piano Nazionale Complementare e della Programmazione unitaria 21-27;
- al di fuori delle ipotesi su riportate, sia stabilito un criterio di proporzionalità e sussidiarietà tra province, tale da consentire, in ogni singola provincia, lo sviluppo delle FER esclusivamente fino a un massimo del 50% del totale autorizzato espresso in MWp dell’intera Regione.
In merito alla concentrazione di impianti fotovoltaici soprattutto in determinati territori laziali, si legge nel testo che “vi è una evidente sproporzione della distribuzione degli stessi sui territori delle province con percentuali che si attestano sui seguenti valori: Viterbo 78.08%, Latina 13,70%, Roma 6,58%, Frosinone 1,64%, Rieti 0.”
Prosegue il documento “il cumulo degli impianti FER installati e autorizzati, in particolare nella provincia di Viterbo rappresenta una elevata criticità per la sostenibilità ambientale di ulteriori ed eventuali iniziative, in relazione all’equilibrio tra le vocazioni territoriali e gli obiettivi energetici”.
Il provvedimento è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio n. 40 del 18 maggio 2023.