Customize Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorized as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

Newsletter subscribe

Registrandoti accetti la nostra informativa sulla Privacy

Dalle Istituzioni, In Primo Piano, Post in evidenza, Unione Europea

“Fit for 55”: dal Parlamento Europeo il primo via libera definitivo ad alcuni testi chiave

Posted: 20 Aprile 2023 alle 15:06   /   by   /   comments (0)

di Giuditta Brambilla

Durante la sessione plenaria del 18 aprile, il Parlamento Europeo (PE) ha dato via libera ad alcuni dei testi chiave del pacchetto “Fit for 55” inerenti alla modifica del sistema di scambio di quote di emissioni dell’Unione (EU ETS) e l’istituzione del Fondo Sociale per il Clima e del Meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere dell’UE (Carbon Border Adjustment Mechanism, CBAM). 

La revisione della Direttiva sull’EU ETS, approvata con 413 voti favorevoli, 167 contrari e 57 astensioni, prevede l’allargamento del sistema EU ETS ai settori del trasporto su strada e del riscaldamento a partire dal 2027, con possibilità di posticipo al 2028 qualora, nel 2027, i prezzi dell’energia dovessero essere ancora eccezionalmente alti a causa della crisi energetica in atto. Inoltre, viene innalzato l’obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2 dei settori coperti, che dovranno essere ridotte del 62% entro il 2030, rispetto al 2005. Da ultimo, si prevede una graduale eliminazioni delle cosiddette free allowances, ovvero le assegnazioni gratuite dei permessi di emissioni oggi destinate ai settori più a rischio di carbon leakage, a partire dal 2026 fino alla totale eliminazione prevista per il 2034. 

Sempre in tema EU ETS, il Parlamento ha anche approvato il Regolamento che allarga il sistema di quote di emissioni al trasporto marittimo e alle emissioni di sostanze inquinanti altre dall’anidride carbonica (500 voti favorevoli, 131 contrari e 11 astensioni) e quello che prevede, a partire dal 2026, la graduale eliminazione delle free allowances destinate al settore aereo (463 voti favorevoli, 117 contrari e 64 astensioni). 

Via libera con 487 voti favorevoli, 81 contrari e 75 astenuti anche al Regolamento che istituisce il CBAM, la carbon tax europea, che prevede che gli importatori dell’UE acquistino certificati di emissione corrispondenti al prezzo della CO2 che sarebbe stato pagato se le merci fossero state prodotte secondo le regole ETS. Il meccanismo sarà introdotto gradualmente dal 2026 al 2034, in parallelo all’eliminazione delle free allowances, si applicherà ai settori energivori e alla produzione di elettricità e idrogeno e coprirà tanto le emissioni dirette quanto quelle indirette, con alcune eccezioni. 

Approvato infine il Regolamento sul Fondo Sociale per il Clima per aiutare cittadini vulnerabili, microimprese ed utenti dei trasporti a far fronte agli aumenti dei prezzi energetici attesi come conseguenza dell’inclusione dei settori del riscaldamento e del trasporto nel sistema EU ETS (521 voti favorevoli, 75 contrari e 43 astensioni). Il Fondo sarà istituito per il periodo 2026-2032, avrà una capacità stimata di 86,7 miliardi di euro e sarà co-finanziato sia dai proventi delle aste di quote ETS, che da risorse nazionali (per una quota pari al 25% del Fondo). 

Molto soddisfatta la Presidente del PE Roberta Metsola (PPE): “Possiamo essere tutti orgogliosi. Il voto di oggi è storico. Possiamo dire che l’Europa è alla guida della rivoluzione verde e che saremo il primo continente al mondo a raggiungere la neutralità climatica. Oggi possiamo dire che manteniamo le nostre promesse”, ha detto durante la conferenza stampa tenutasi a valle della sessione plenaria. 

Nel corso della stessa sono intervenuti anche i relatori dei diversi dossier. “Il risultato odierno è positivo per il clima, per l’occupazione – specialmente nei settori energivori – e per le persone. Stiamo mantenendo le nostre promesse e lo facciamo nel modo economicamente più vantaggioso sono state le parole di Peter Liese (PPE), Relatore della revisione della Direttive EU ETS.

Mohammed Chahim (S&D), Relatore del Regolamento CBAM, ha aggiunto: “il risultato votato dà un segnale forte al resto del mondo: se volete vendere i vostri prodotti in Unione Europea, siete i benvenuti. Ma se non condividete le nostre ambizioni in termini di decarbonizzazione, allora dovrete pagare una tassa al confine”. 

I co-Relatori del Regolamento sul Fondo Sociale per il Clima Esther de Lange (PPE) e David Casa (PPE) si sono detti soddisfatti del risultato raggiunto e, in particolare, dell’introduzione di obblighi e garanzie per assicurare che le risorse del Fondo siano effettivamente utilizzate dagli Stati Membri per aiutare i cittadini più vulnerabili e per finanziare progetti climatici“Se utilizzato correttamente, [il Fondo Sociale per il Clima] può attutire completamente l’impatto dell’allargamento dell’EU ETS sui cittadini più vulnerabili”, ha detto la De Lange. Casa ha aggiunto: “l’accordo raggiunto è un buon punto di incontro. Abbiamo un Fondo che è molto ben equipaggiato per svolgere le proprie funzioni e che può avere un impatto positivo e concreto”.