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Governo, In Primo Piano, Post in evidenza, Unione Europea

Dal pacchetto gas-idrogeno alla Strategia Nazionale sull’Idrogeno: le ultime novità da Europa ed Italia

Posted: 25 Giugno 2024 alle 18:16   /   by   /   comments (0)

di Matteo Apicella

Il 21 maggio scorso il Consiglio dell’Unione Europea ha adottato il c.d. “pacchetto gas-idrogeno” costituito da un regolamento ed una direttiva, entrambi volti a favorire la transizione verso gas a basse emissioni di carbonio e a stabilire le condizioni per lo sviluppo e l’organizzazione del mercato dell’idrogeno. I provvedimenti, che fanno parte del pacchetto legislativo “fit for 55%”, sono in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea.

In particolare, le misure dei due provvedimenti mirano principalmente a:

  • facilitare l’accesso al mercato ed alle infrastrutture per l’idrogeno ed i gas a basse emissioni, attraverso degli sconti sulle tariffe di rete che possono essere applicate dalle autorità nazionali;
  • prevedere normi comuni per la qualità di gas circolabile negli stati membri; in questo senso i gestori dei sistemi di trasporti sono tenuti ad accettare gas con miscele di idrogeno fino al 2%, salva la possibilità di una percentuale superiore con accordi individuali;
  • prevedere che ogni Stato membro abbia un unico piano di sviluppo nazionale dell’idrogeno, con orizzonte decennale, da aggiornare ogni due anni; a livello europeo, lo sviluppo di tale piano sarà curato dall’ ENNOH (European Network for Network Operators of Hydrogen) – un’associazione che riunisce 37 società di infrastrutture europee e che il 19 giugno, alla presenza dell’attuale Commissaria europea per l’Energia Simson, ha trovato un accordo sul regolamento, lo statuto e la lista dei membri; 
  • istituire un sistema di certificazione per i gas a basse emissioni, compreso l’idrogeno;
  • definire, con il coinvolgimento della Banca Europea dell’Idrogeno, un meccanismo per l’aggregazione di domanda e offerta per l’acquisto di idrogeno e gas a basse emissioni.

Il regolamento entrerà in vigore entro 6 mesi dalla sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e gli Stati Membri avranno due anni per recepire la direttiva.

Sul tema del trasporto dell’idrogeno a livello europeo, è da registrare intanto la dichiarazione congiunta di intento politico tra Austria, Germania ed Italia per lo sviluppo del Corridoio Meridionale dell’Idrogeno. L’infrastruttura rientra tra i 5 corridoi di importazione di idrogeno su larga scala finanziati dal RePower EU e sarà funzionale al trasferimento di idrogeno rinnovabile dal Nord Africa all’Europa Centrale, passando per il Sud Italia e contribuendo ad una rete di trasporto sempre più (si spera) interconnessa.

Per quanto riguarda l’Italia è da sottolineare come il nostro Paese, a differenza di altri Stati Europei, non abbia ancora adottato la Strategia Nazionale sull’Idrogeno. In questo senso il Ministro Pichetto Fratin ha annunciato la volontà di terminare i lavori “entro l’estate”, dopo l’avvio di un apposito Tavolo tecnico a febbraio. Allo stato attuale, intanto, rimangono vigenti le Linee Guida per la Strategia Nazionale sull’Idrogeno, datate 2020. Un aggiornamento sarebbe auspicabile in vista sia dell’importanza strategica che l’idrogeno ricopre nell’ambito degli investimenti del PNRR, sia alla luce delle iniziative europee succitate.

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza prevede infatti soprattutto due iniziative di primaria importanza sul tema: la creazione della c.d. Hydrogen Valleys e un piano di  investimento nella ricerca e sviluppo dell’idrogeno. Per quanto riguarda la prima (da portare a compimento entro giugno 2026), nonostante l’assegnazione di nuovi fondi, l’Italia ha mancato l’obiettivo intermedio di marzo 2023 sull’ aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per i progetti coinvolti.Sul secondo investimento, volto ad incentivare la produzione di idrogeno verde e le tecnologie innovative per il trasporto, risulta conseguita la milestone intermedia di giugno 2022 sulla definizione dei contratti di ricerca e sviluppo. La misura è da portare a termine entro giugno 2026.