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Contratti EPC, ancora tante le sfide per una maggior diffusione
I Contratti di rendimento energetico, più comunemente noti come Energy Performance Contract (EPC), sono i modelli di contratto tipicamente usati dalle Energy Service Companies (ESCo). La norma nel decreto legislativo 115/2008 li definisce come “accordi contrattuali tra il beneficiario e il fornitore riguardante una misura di miglioramento dell’efficienza energetica, in cui i pagamenti a fronte degli investimenti in siffatta misura sono effettuati in funzione del livello di miglioramento dell’efficienza energetica stabilito contrattualmente”.
In parole povere, si ha un contratto di rendimento energetico quando la ESCo (cioè il fornitore) si impegna a realizzare interventi di riqualificazione e miglioramento dell’efficienza energetica di impianti ed edifici di proprietà del cliente (cioè il beneficiario). L’investimento è a carico della ESCo, che può usare mezzi finanziari propri o di terzi. Il cliente, per la durata del contratto, corrisponde alla ESCo una parte del risparmio energetico generato dagli interventi di efficientamento. In questo modo la ESCo recupera l’investimento iniziale.
Contratti dunque che offrono elementi particolarmente interessanti per gli utenti finali, siano essi grandi imprese industriali, piccole imprese, enti locali o condomini.
Allora perché gli EPC non hanno trovato un utilizzo diffuso? Le sfide ad oggi sono ancora tante.
In primis manca una stabilità delle regole e la standardizzazione delle stesse, aspetti che permettono di garantire una maggiore affidabilità, ridurre i rischi e favorire il finanziamento.
Non mancano poi le criticità legate ai principali metodi di finanziamento attualmente utilizzati negli Energy Performance Contract. Nello specifico, si fa riferimento al rapporto tra ESCo e investitori per il reperimento di fondi per progetti di efficienza energetica.
In ultimo, si può citare anche la scarsa conoscenza dei contratti EPC dal punto di vista delle ESCo e dei clienti (conoscenza dell’argomento, criticità, etc).
Tutta una serie di tematiche, insomma, che verranno affrontate in occasione dell’evento di Rimini Key Energy 2017 da ASSOESCo, l’organizzazione aderente a Confindustria che riunisce oltre settanta aziende italiane che promuovono, progettano, realizzano e facilitano gli interventi di efficienza energetica.
ASSOESCo, attiva nel seguire l’analisi dell’evoluzione dei contratti EPC, nell’aprile 2017 ha attivato un Comitato Tecnico che ha promosso una serie di incontri volti a raccogliere l’opinione e l’esperienza degli Associati nell’utilizzo dei contratti EPC, nonché a coinvolgere operatori finanziari e assicurativi.
Qui il link al programma.