Customize Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorized as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

Newsletter subscribe

Registrandoti accetti la nostra informativa sulla Privacy

Efficienza energetica, Energia Elettrica, Governo, In Primo Piano, Post in evidenza

Consumi di elettricità, uno specchio della crisi

Posted: 23 Aprile 2020 alle 10:33   /   by   /   comments (0)

di Antonio Sileo e Niccolò Cusumano, pubblicato su lavoce.info

A marzo 2020 i consumi di energia elettrica in Italia sono scesi del 10 per cento. Il calo è conseguenza dei decreti che, per frenare la diffusione del coronavirus, hanno fermato le attività produttive. Ma peggio di così era andata solo nell’aprile 2009.

Tutti fermi, anche gli elettroni

La perdurante emergenza generata dall’epidemia del nuovo coronavirus Sars-CoV-2 ha inevitabilmente contagiato l’economia italiana e dunque anche i consumi di energia elettrica.

I prodromi degli effetti economici si potevano intuire sin dal funesto fine settimana del 22 e 23 febbraio e dal decreto-legge n. 6 con le prime misure di gestione e contenimento, quando l’Italia era già il primo paese non asiatico per numero di contagi. Iniziavano, infatti, a fermarsi l’industria culturale e quelle del turismo e della moda, ma le conseguenze più rilevanti sui consumi elettrici sono arrivate solo a marzo, con l’adozione di provvedimenti via via più stringenti e generalizzati, che hanno progressivamente bloccato un numero crescente di attività economiche. A cominciare dal commercio, che insieme alla ristorazione e al turismo, rappresenta circa il 10 per cento dei consumi elettrici.

Con l’aggravarsi dell’emergenza epidemiologica da Sars-CoV-2 si sono succeduti annunci e provvedimenti, in particolare decreti del presidente del Consiglio dei ministri, ordinanze ministeriali, regionali e comunali, che hanno lo scopo di aumentare il cosiddetto distanziamento sociale, ritenuto lo strumento principe per contenere la diffusione dell’epidemia.

Per quanto riguarda i consumi elettrici è piuttosto difficile condurre un’analisi di dettaglio per la provvisorietà dei dati, le numerose variabili in gioco, a cominciare dagli effetti climatici. Ferme restando queste limitazioni, può essere comunque utile fare un primo confronto con i giorni equivalenti dello stesso periodo del 2019, mettendo in relazione la variazione della domanda alle misure di isolamento previste dal governo (figura 1).

L’emergenza ha azzerato i consueti effetti del calendario. Il primo Dpcm, del 4 marzo, ha previsto il divieto di eventi e raduni in mancanza di un metro di distanza tra i partecipanti e imposto la chiusura delle scuole e delle università in tutta Italia. Una misura che parrebbe aver determinato un aumento dei consumi nelle abitazioni (nessuno più dei giovani usa aggeggi elettronici di svariati tipi in contemporanea), che probabilmente si è tradotto in un incremento dei consumi totali, pesando il settore il 20 per cento del totale. Impatto contrario hanno avuto, invece, gli altri decreti che hanno letteralmente e progressivamente “spento” le attività produttive.

Se nella prima settimana di marzo 2020 i consumi elettrici sono cresciuti del 4 per cento, rispetto all’analogo periodo del 2019, da lunedì 9 marzo 2020 in poi – in concomitanza con i Dpcm dell’8 marzo (con misure restrittive per l’intera Lombardia e 14 province del Nord) e del 9 marzo (per tutta Italia) – si registra una repentina flessione. Nella seconda settimana è del 5 per cento, valore triplicato nella terza e quadruplicato nell’ultima, quando si è registrato un -20 per cento dei consumi in seguito al Dpcm del 22 marzo, ribattezzato evocativamente “Chiudi Italia”, con la discussa lista delle filiere essenziali da tenere ancora “aperte”. Anche il prezzo all’ingrosso dell’energia elettrica ha segnato flessioni record: meno 39,5 per cento rispetto a marzo 2019.

Il secondo peggior crollo

Se si va a ritroso negli anni, ci si rende meglio conto dell’entità del crollo. I consumi del mese di marzo sono tra i più bassi degli ultimi 20 anni, se si escludono i mesi di agosto e di aprile quando le festività pasquali si sono combinate con la festa della Liberazione riducendo così i giorni lavorativi effettivi.

La flessione di marzo 2020, il 10 per cento in meno rispetto all’analogo mese dell’anno precedente, è la più significativa dopo quella di aprile 2009 (si registrò un -11 per cento), quando si manifestarono sull’economia reale italiana gli effetti della grande crisi iniziata negli Stati Uniti nel 2007 e culminata – sul piano finanziario – con il fallimento di Lehman Brothers. L’andamento di marzo ha determinato un deciso ribasso dei consumi elettrici del primo trimestre 2020, riportando a una contrazione simile a quelle a cavallo del 2008-2009 (figura 2).

Se è vero che la relazione tra consumi elettrici e crescita economica si è affievolita negli ultimi anni, anche grazie alle politiche a sostegno dell’efficientamento energetico, le misure di contenimento del contagio hanno profonde ripercussioni sia lato domanda sia lato offerta. Il loro effetto dipenderà, ovviamente, da quanto saranno prolungate e dall’efficacia delle misure di sostegno all’economia che i governi e le banche centrali stanno mettendo in campo. I consumi elettrici rappresentano, in questo senso, un primo indicatore degli impatti economici dell’epidemia.