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A tutto DEF. Energia e ambiente nel programma del governo
Presentato il 10 aprile dal governo ed approvato nel corso della settimana da Camera e Senato, il Documento di Economia e Finanza contempla al suo interno una molteplicità di temi e li ordina nel PNR – Piano Nazionale Riforme – che traccia a grandi linee il percorso degli interventi legislativi previsti nei vari settori-chiave, energia e ambiente compresi.
Partendo dal “cosa è stato fatto”, il Governo ricorda che la riduzione del costo dell’energia ha costituito un obiettivo strategico nel DEF dello scorso anno. Pertanto, nel corso del 2014 si è lanciato un pacchetto per la riduzione dei costi dell’energia elettrica (cd. «taglia bollette»), che ha incluso la revisione degli incentivi alle rinnovabili e la riduzione di numerose agevolazioni tariffarie di varia natura (ad esempio per le ferrovie, per i dipendenti delle imprese distributrici, per lo Stato del Vaticano). Il DEF 2015, parte dalla stima che l’insieme di tali misure consentirà una riduzione del costo dell’energia elettrica per le PMI dell’ordine dell’8-10 per cento nell’arco del 2015, in aggiunta alle riduzioni derivanti dal calo dei prezzi dei combustibili impiegati per la produzione elettrica.
Il Governo, poi, continua a puntare sulle nuove infrastrutture di interesse strategico – in particolare l’elettrodotto Rizziconi-Sorgente, per collegare la Sicilia al continente – che dovrebbero consentire un migliore funzionamento del mercato e ulteriori riduzioni dei prezzi ma che è preda di continui ostacoli amministrativi.
Accanto alla riduzione dei costi, quale elemento caratterizzante della propria politica energetica, il Governo intende realizzare, entro dicembre 2015, il completamento del processo (partito il 24 febbraio 2015), di market coupling secondo il quale i mercati elettrici di tre delle cinque frontiere italiane, ovvero Francia, Austria e Slovenia, sono stati «accoppiati» tra loro tramite la sincronizzazione delle rispettive Borse elettriche e il coordinamento dei rispettivi sistemi che definiscono ex ante la quantità massima di energia elettrica che può essere immessa in una zona e prelevata in un’altra. Per le frontiere elettriche tra Italia-Svizzera e Italia-Grecia il processo partirà invece nei prossimi mesi.
Si tocca anche il fondamentale tema “concorrenza”, con un disegno di legge che fra le altre cose tende ad eliminare con progressività il regime della tutela nella vendita dell’energia elettrica e del gas. La legge annuale sulla concorrenza si appresta ad essere esaminata dalla Commissione Attività produttive della Camera e secondo le stime depositate nel DEF porterà ad un +0,4% del PIL entro il 2020.
Arriviamo così al capitolo dei propositi del governo. Entro fine anno, si legge, sarà emanato un decreto contenete i criteri per selezionare le infrastrutture strategiche (Gnl, stoccaggio gas di punta). Ma dovrebbe vedere la luce anche il Green Act, provvedimento inizialmente atteso per marzo, programmato ora per giugno, che conterrà misure su efficienza e risparmio, sviluppo Fer, incentivazione della mobilità sostenibile, con particolare riferimento alle città sostenibili e alla rigenerazione urbana, misure per la gestione ed uso efficiente del capitale naturale, agricoltura sostenibile, strumenti finanziari e fiscali per lo sviluppo dell’economia verde.
Mani anche sulla fiscalità ambientale, come per altro previsto dalla legge sulla delega fiscale approvata l’anno scorso dal Parlamento. Si tenterà una revisione del sistema delle accise tenendo conto delle emissioni di CO2, SO2 e NOx, valorizzando gli strumenti di fiscalità ecologica che incentivino l’uso efficiente delle risorse. Tali misure da adottare tra il 2015 e il 2016 e attuare in maniera progressiva dal prossimo anno.
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