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La Puglia collabora (ma si può fare di più)
Dall’evento ORTI – Osservatorio Relazioni Territori-Impresa tenutosi lo scorso 13 maggio a Bari emergono molti spunti di riflessione, nonché un quadro tutto sommato positivo – pur in un contesto complesso – sullo stato di salute dell’economia territoriale.
La Puglia ha molte frecce al suo arco per competere con successo sui mercati nazionali ed internazionali: la presenza di numerosi insediamenti produttivi storici e di recente realizzazione; grandi imprese e piccole-medie aziende competitive e innovative; territorio e logistica favorevole (ancorchè da integrare e migliorare), utilizzo massiccio e sapiente dei fondi europei dedicati allo sviluppo economico e ai contratti d’area, cultura d’impresa certamente di avanguardia tra le regioni del Mezzogiorno.
Il “fare sistema” è uno slogan che più volte è stato utilizzato dai numerosi e qualificati intervenuti alle tavole rotonde organizzate alla Sala consiliare della Città Metropolitana di Bari.
Tuttavia parole d’ordine come integrare competenze, sviluppare innovazione tecnologica, creare un ambiente ancora più positivo per lo sviluppo e l’impresa sono concetti quasi ovvi, e che naturalmente devono essere seguiti da fatti e impegni.
Alla politica spetta governare le scelte di lungo periodo, con una visione strategica che superi il particolarismo che talvolta tenta maliziosamente chi deve prendere le decisioni.
I temi legati allo sviluppo economico e alla sostenibilità sono in questa regione particolarmente sfidanti per una classe dirigente che deve probabilmente guardarsi allo specchio, adesso, e superare alcune ambiguità.
La Puglia è un territorio molto dinamico e propositivo, ma è anche la regione in cui il problema della xylella, la malattia che sta flagellando ettari ed ettari di uliveti, viene affrontato con troppi balbettii e finanche con lo zampino della magistratura; è la regione in cui i grandi temi energetici diventano terreno di eccessivo scontro o, peggio ancora, di personalismi politici; è la regione in cui la realizzazione di importanti infrastrutture energetiche necessarie al Paese viene guardata con sospetto e diffidenza.
La Puglia collabora, dunque, ma può fare certamente meglio.
*L’articolo di Giovanni Galgano, direttore Public Affairs Advisors, è stato pubblicato sul sito dell’Osservatorio ORTI