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Pharma: firmato il decreto Fondo IPCEI “Salute 1” da parte del Ministro. Via libera a 195 miliardi di euro alle imprese italiane coinvolte in progetti di ricerca e innovazione nel settore sanitario e farmaceutico
di Francesca Pitrelli
Il 6 settembre il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso ha firmato il decreto per l’attivazione del Fondo IPCEI “Salute 1”.
Obiettivo del fondo, che ha una disponibilità finanziaria di quasi 195 miliardi di euro, è supportare le imprese italiane coinvolte nella realizzazione di progetti di ricerca e innovazione nel settore sanitario e farmaceutico.
Il provvedimento firmato dal Ministro Urso nasce a seguito della decisione adottata lo scorso 24 maggio dalla Commissione europea relativo all’IPCEI “Med4Cure”, il primo Importante Progetto di Comune Interesse Europeo (IPCEI) in materia di Salute.
Oltre all’Italia, parteciperanno al progetto Belgio, Francia, Slovacchia, Spagna e Ungheria.
Il completamento dell’intero progetto IPCEI è previsto per il 2036, con tempistiche variabili in funzione dei singoli progetti e delle imprese coinvolte. Secondo gli Stati membri partecipanti, si prevede la creazione diretta e indiretta di circa 6000 posti di lavoro.
Scopo del progetto IPCEI è in particolare quello di dare un forte impulso e sostegno alle ricerche mediche nelle malattie rare nonché sviluppare processi di produzione di farmaci innovativi e sostenibili.
La normativa italiana prevede che per poter partecipare, i soggetti devono essere in possesso dei requisiti stabiliti dall’articolo 3 del decreto interministeriale 21 aprile 2021:
- essere costituiti e regolarmente iscritti al registro delle imprese;
- essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposti a procedure concorsuali;
- non trovarsi in condizioni tali da risultare impresa in difficoltà così come individuata dalla Comunicazione della Commissione europea n. 2014/C 249/01 del 31 luglio 2014 recante gli “Orientamenti sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese non finanziarie in difficoltà”, come successivamente modificati o integrati; Gli aiuti si applicano, tuttavia, alle imprese che al 31 dicembre 2019 non erano in difficoltà ma lo sono diventate nel periodo successivo a tale data, fermo restando quanto disposto dalle norme applicabili in materia di aiuti di Stato;
- essere in regola con la restituzione di somme dovute in relazione a provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero dello sviluppo economico;
- non rientrare tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali e incompatibili dalla Commissione europea.
I soggetti saranno poi selezionati a seguito della manifestazione d’interesse lanciata per la selezione delle iniziative.
I termini per la presentazione delle istanze saranno comunicati con un provvedimento della Direzione Generale del MIMIT, entro 90 giorni dall’entrata in vigore del decreto.Per maggiori informazioni, si consiglia la lettura del sito istituzionale di cui al LINK