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PNRR, a che punto siamo? La terza relazione semestrale trasmessa dal Governo al Parlamento
di Sara Tasca
Dopo alcuni giorni dall’approvazione in Consiglio dei Ministri, il Governo ha ufficialmente trasmesso al Parlamento la consueta Relazione semestrale sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Si tratta della terza edizione del documento che analizza lo stato di attuazione del PNRR, rilevando le difficoltà registrate allo scopo di trovare soluzioni per il pieno raggiungimento degli obiettivi finali.
L’Esecutivo, in questo caso, si è concentrato sulle criticità determinate dai cambiamenti intercorsi negli ultimi mesi, quali l’aumento dei prezzi e la debolezza delle strutture amministrative, sul confronto con l’Europa e sulla revisione e introduzione del capitolo RePowerEU. Il testo della Relazione contiene anche specifiche schede sull’attuazione delle riforme e degli investimenti a cura delle Amministrazioni titolari, in cui viene illustrato lo stato e le modalità di attuazione delle singole misure.
La maggior parte degli interventi di interesse per il settore energetico sono contenuti nel capitolo dedicato al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica. In particolare, per quanto riguarda la riforma dedicata alla diffusione dell’idrogeno si evidenzia che “è in fase di predisposizione l’atto di indirizzo a SNAM in merito all’uso di standard condivisi per il trasporto di idrogeno” ed è in corso di finalizzazione “l’aggiornamento del sistema di garanzie di origine che comprenderà l’idrogeno”.
In tema di aree idonee alla realizzazione di impianti FER, si evidenzia che “lo schema di decreto ministeriale è in fase avanzata di definizione e sono in corso le interlocuzioni con Ministero dell’agricoltura e con il Ministero della cultura ai fini del concerto e per trovare un’intesa con le esigenze delle Regioni”. Per quanto attiene invece, al decreto dedicato alle fonti rinnovabili più mature (cosiddetto “FER X o FER 3”), il Ministero precisa che “lo schema di decreto è in fase di elaborazione tecnica e, ai fini dell’attuazione, si dovrà tenere conto anche della necessaria interlocuzione con la Commissione europea per la verifica di compatibilità sugli aiuti di Stato”. Il processo per lo sviluppo della capacità di stoccaggio è stato invece avviato con il Dlgs 210/2021 e per il raggiungimento dell’obiettivo finale devono essere avviate le relative procedure.
Con riferimento allo sviluppo dell’agrovoltaico, il MASE conferma che “il decreto ministeriale che reca i criteri e modalità per la concessione dei benefici volti a promuovere la realizzazione di impianti agro-voltaici è stato notificato alla Commissione Europea per la verifica di compatibilità con la disciplina in materia di Aiuti di Stato” e che “la pubblicazione del decreto sarà successiva ad una decisione positiva da parte della Commissione”. La stessa situazione si registra con riferimento allo schema di decreto per la promozione delle comunità energetiche e dell’auto-consumo, anche esso notificato e in attesa di via libera da parte della Commissione europea.
Sull’investimento 1.3 “Promozione di impianti innovativi (incluso off-shore)” viene specificato che “lo schema di decreto ministeriale per definire i criteri e le modalità per l’attuazione della misura è stato definito”. Inoltre, viene annunciato che “al fine di consentire il raggiungimento di milestone e target è prevista la pubblicazione del decreto in standstill per consentire l’avvio delle procedure competitive e procedere contestualmente alla notifica in Commissione europea”.
Altre novità rilevanti riguardano il biometano per il quale “è in corso di adozione, su proposta di ARERA, il provvedimento che riguarda il sistema delle garanzie di origine”, il bando sulle smart grid che ha visto l’ammissione al finanziamento di 22 progetti, “per un incremento complessivo di Hosting Capacity di circa 9900 MW e per un aumento della potenza a disposizione per oltre 8.670.000 abitanti”, e le infrastrutture per la ricarica elettrica in merito alle quali il MASE ritiene che entro il mese di giugno 2023, ossia il termine previsto per la scadenza, saranno ultimate le procedure di aggiudicazione riguardanti le gare pubbliche.