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Manovra 2023 e DL Aiuti quater: l’energia protagonista
di Sara Tasca
Le tematiche energetiche sono al centro dell’iter di conversione di due importanti provvedimenti attualmente all’attenzione del Parlamento: il decreto-legge cosiddetto “Aiuti quater” e la Legge di Bilancio 2023.
L’esame del decreto che contiene il quarto pacchetto di Aiuti per fronteggiare la crisi energetica è stato avviato dalla Commissione Bilancio del Senato ormai da alcune settimane, ma è entrato nel vivo soltanto negli ultimi giorni. I parlamentari hanno presentato 660 proposte di modifica, di cui ne sono state segnalate circa 170. La Manovra, invece, dopo l’ottenimento del via libera da Palazzo Chigi il 21 novembre, è stata trasmessa alla Commissione Bilancio della Camera che, come di consueto, ha iniziato l’esame avviando un ciclo di audizioni preliminari. Gli emendamenti fatti pervenire dai Gruppi parlamentari alla scadenza del termine erano più di 3.100, poi ridotti a circa 550 con i “segnalati” e ulteriormente limitati a 158 con i cosiddetti “supersegnalati”. Le votazioni in Commissione di entrambi i provvedimenti dovrebbero chiudersi entro la fine di questa settimana in modo da sbarcare nelle Aule, rispettivamente di Senato e Camera, all’inizio della prossima settimana.
Relativamente ai contenuti, il DL Aiuti Quater prevede innanzitutto la proroga per il mese di dicembre 2022 dei crediti di imposta a favore delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale. La medesima proroga è prevista anche per il primo trimestre 2023 dalla Legge di Bilancio che, inoltre, innalza tale contributo straordinario dal 30% al 35% per bar, ristoranti ed esercizi commerciali e dal 40% al 45% per le imprese energivore e gasivore.
Vengono anche confermate le altre misure contro il “caro energia” già presenti nei provvedimenti adottati nel corso dei mesi passati. In particolare, l’”Aiuti Quater” contiene la proroga fino al 31 dicembre 2022 del taglio delle accise sui carburanti, mentre la Manovra prevede, per il primo trimestre 2023, la proroga dei bonus sociali energia elettrica e gas con innalzamento del valore ISEE a 15.000 euro, l’azzeramento degli oneri generali di sistema nel settore elettrico, la riduzione Iva al 5% e la riduzione degli oneri generali di sistema nel settore gas.
Tra le misure maggiormente dibattute c’è sicuramente l’art. 28 del DDL Bilancio che, in attuazione del Regolamento Ue 2022/1854, istituisce per l’anno 2023 un contributo di solidarietà temporaneo con un’aliquota pari al 50%, a carico dei soggetti che producono, importano o vendono energia elettrica, gas naturale e prodotti petroliferi. Attuativi del medesimo Regolamento europeo sono anche l’art. 9 del DDL Bilancio che sancisce, a decorrere dal 1° dicembre 2022 e fino al 30 giugno 2023, l’applicazione di un tetto pari a 180 euro/MWh ai ricavi di mercato ottenuti dalla produzione dell’energia elettrica immessa in rete, tra gli altri, da impianti a fonti rinnovabili non rientranti nell’ambito di applicazione dell’art. 15-bis del DL 4/2022, e l’art. 10 che istituisce un servizio di riduzione dei consumi di energia elettrica, affidato su base concorsuale a tutti i clienti o gruppi di clienti che assumono l’impegno di ridurre i consumi elettrici fino al 31 marzo 2023.
A generare forte discussione è stata anche la revisione del Superbonus contenuta all’art. 9 del DL Aiuti Quater. In dettaglio si prevede, a partire dal 1°gennaio 2023, una riduzione dal 110% al 90%, dell’aliquota del Superbonus per i condomìni, mentre le abitazioni unifamiliari avranno diritto, per tutto il 2023, alla detrazione al 90%, a condizione che l’abitazione sia adibita a prima casa e che la famiglia abbia un reddito annuale inferiore a 15.000 euro.Tra le altre misure rilevanti contenute all’interno del DL Aiuti Quater rientrano la rateizzazione delle bolletteper le imprese con garanzia 90% SACE e con vincolo alla non distribuzione di dividendi o riacquisto di azioni, il rinvio agennaio 2024 della cessazione del regime di maggior tutela per i clienti domestici del gas, l’incremento dell’offerta di gas di produzione nazionale destinabile ai clienti finali industriali a prezzo accessibile (cosiddetto «Gas Release»), la proroga al 31 marzo 2023 del termine entro cui il gas in stoccaggio, acquisito dal GSE con il meccanismo di ultima istanza, dovrà essere rivenduto e l’innalzamento a 70 del numero di componenti della Commissione tecnica PNRR-PNIEC.