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Digitale, l’accordo tra Parlamento Europeo e Consiglio sul Digital Services Act
di Redazione
È stato raggiunto un accordo provvisorio tra il Parlamento Europeo e il Consiglio sul testo del Digital Services Act (DSA), il regolamento che prevede misure per l’aumento della sicurezza online, in particolare in merito alla disinformazione e alla diffusione di contenuti illegali (ne parlavamo qualche mese fa, all’indomani della prima approvazione da parte del Parlamento Europeo, in questo articolo).
Principale oggetto del regolamento saranno le “piattaforme online molto grandi” (Very large online platforms, VLOPs): per la loro importanza, ad esse saranno attribuiti i principali obblighi in materia di controllo della sicurezza dell’ambiente digitale.
In base al DSA, le piattaforme e i motori di ricerca con più di 45 milioni di utenti al mese saranno tenute a prevenire abusi e verificare i propri sistemi di gestione del rischio, adottare meccanismi per reagire rapidamente a crisi relative alla sicurezza o alla salute pubblica e a varare nuove misure per la sicurezza dei minori, anche limitando l’uso di dati personali sensibili. Le attività delle grandi piattaforme saranno supervisionate direttamente dalla Commissione Europea, che avrà il potere di comminare sanzioni fino al 6% del fatturato globale e, in caso di violazioni ripetute, anche di bloccare del tutto la piattaforma sul mercato europeo.L’accordo dovrà ora essere approvato definitivamente dai due organi, per poi entrare immediatamente in vigore ed essere applicabile a partire dal 1° gennaio 2024 o 15 mesi dopo l’approvazione definitiva dell’accordo. Tuttavia, vista l’importanza di un migliore controllo della disinformazione online – ce lo hanno dimostrato plasticamente due anni di pandemia e l’attuale conflitto in Ucraina – è prevista, per le grandi piattaforme, la piena implementazione del regolamento entro 4 mesi dalla loro individuazione formale.