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Efficienza energetica, così il recepimento delle direttive comunitarie
di Gianmarco Maisto
Nelle scorse settimane il Consiglio dei Ministri ha approvato in esame preliminare gli schemi di decreto per il recepimento nel nostro ordinamento di due importanti direttive comunitarie, ossia quella sulla prestazione energetica nell’edilizia e la nuova direttiva sull’efficienza energetica (cosiddetta EED 2). Entrambi i provvedimenti – molto attesi dagli stakeholder – sono stati trasmessi al Parlamento per il parere delle Commissioni Attività produttive e Industria di Camera e Senato, ma con l’emergenza Coronavirus Palazzo Chigi ha approvato un ulteriore disegno di legge che dispone una proroga di tre mesi per l’adozione dei decreti legislativi con scadenza tra il 1° febbraio e il 31 agosto.
Venendo al decreto sulla prestazione energetica dell’edilizia, tra le novità la definizione di una Strategia di ristrutturazione a lungo termine – anche attraverso una consultazione pubblica – per individuare gli approcci più efficaci verso l’obiettivo di un parco immobiliare decarbonizzato e ad alta efficienza energetica entro il 2050, facilitando la trasformazione degli edifici esistenti in edifici a energia quasi zero.
Vi è poi la promozione delle infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici (e la loro integrazione negli edifici) con l’obbligo di installare in ogni posto auto almeno un punto di ricarica e le infrastrutture di canalizzazione. Un decreto interministeriale dovrà tener conto delle condizioni nazionali, regionali e locali delle infrastrutture di ricarica, delle eventuali esigenze e circostanze differenti della domanda in funzione della zona, della tipologia di edificio, della copertura dei trasporti pubblici e così via.
Per quanto riguarda gli strumenti finanziari a supporto dell’efficientamento del parco immobiliare, gli incentivi dovranno essere commisurati al risparmio al risparmio energetico “perseguito o conseguito”, da stabilire in base a criteri come il confronto degli attestati di prestazione energetica rilasciati prima e dopo la ristrutturazione.
Con riferimento allo schema di decreto per il recepimento della EED 2, da segnalare il ruolo dei contratti EPC (o Contratti di Prestazione Energetica) le cui modalità di diffusione saranno successivamente messe a punto dall’Enea e dal GSE in un apposito rapporto da inviare al MiSE. Inoltre, l’obiettivo di stimolare l’uso degli EPC sarà perseguito attraverso l’aggiornamento del Conto Termico, da portare a termine entro dicembre 2021.
A fare da “battistrada” alla riqualificazione del parco immobiliare saranno gli edifici della Pubblica Amministrazione: la riqualificazione energetica di essi, infatti, è fissata al 3% annuo della superficie utile climatizzata, in base a un programma che sarà messo a punto da MiSE, MATTM e MIT in collaborazione con l’Agenzia del Demanio.
Novità anche per il Fondo nazionale per l’Efficienza Energetica che non avrà più natura rotativa e potrà ammettere anche finanziamenti a fondo perduto nell’ambito degli investimenti cui può essere destinato, con l’introduzione inoltre del concerto del MIT e la conseguente estensione al settore dei trasporti.