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Corporate Social Responsibility, Dai territori, In Primo Piano, Post in evidenza, Regioni

Dialogo, confronto e radicamento territoriale

Posted: 13 Marzo 2018 alle 10:18   /   by   /   comments (0)

Emilio Conti – Università IULM di Milano e consulente di Public Affairs Advisors

 

È ben noto come tra gli ingredienti alla base dello sviluppo di un territorio un ruolo importante sia svolto dai processi innovativi che l’industria locale nel suo complesso è in grado di portare avanti. Le aziende in questo modo possono diventare un elemento distintivo di un determinato territorio, oltre a esserne a tutti gli effetti parte integrante.

Il radicamento di un’azienda a uno specifico luogo è un concetto che si colloca a cavallo tra la sfera dei rapporti economici e quella dei rapporti sociali, e che permette generalmente di costruire delle relazioni di fiducia con il territorio e con i soggetti che lo amministrano e vi risiedono. L’azienda innovativa  ne fa crescere le professionalità e molto spesso anche le capacità manageriali o imprenditoriali; inoltre un’impresa radicata porta alla nascita di nuovi servizi e all’attrazione di imprese complementari nelle vicinanze.

Il radicamento passa dunque attraverso le relazioni che l’impresa è in grado di mettere in atto con tutti i soggetti presenti: deve farsi conoscere e deve costruire legami forti che la portino ad assumere un ruolo autorevole lungo tutta la propria vita. Le buone performances si ottengono infatti, oltre che con la qualità del prodotto e il corretto sviluppo del business, anche attraverso un dialogo e un confronto, continuo e duraturo, con gli stakeholder territoriali. Questo perché le buone relazioni permettono di lavorare in un clima di fiducia e di minori tensioni.

In particolare questo tipo di atteggiamento è una condizione determinante per imprese che vogliano insediarsi ex novo in una nuova area o intendano realizzare un nuovo insediamento produttivo. In questi casi prima di interfacciarsi con gli stakeholder locali, la buona prassi invita le imprese innanzitutto a studiare e analizzare il territorio in tutte le sue componenti: industriali, ambientali e sociali. È indispensabile conoscere chi sono i soggetti che vi risiedono e che atteggiamento potrebbero avere in relazione a una nuova realtà che ha intenzione di insediarsi sul proprio territorio. In secondo luogo, una volta acquisita una dettagliata “fotografia” del contesto locale, bisogna costruire delle relazioni continuative con gli stakeholder, per creare quel clima di fiducia necessario a sviluppare il proprio business in maniera condivisa.

Per far questo sono necessari ascolto e dialogo. Due elementi indispensabili in tutte le situazioni, non solo, come molto spesso si pensa, in quei casi in cui si sviluppano delle conflittualità. Ascolto, dialogo e condivisione significano partecipazione: è decisiva quindi l’adozione di processi partecipativi che consentano la crescita di una consapevolezza critica e condivisa di un problema collettivo e delle sue possibili soluzioni. In questo quadro le aziende di un territorio devono partecipare o co-partecipare alla crescita del territorio stesso, sia direttamente attraverso le proprie competenze sia indirettamente contribuendo a una progettazione territoriale in grado di aumentarne il valore socio-economico.